SOCIETÀ EUROPEA DI CULTURA
La società europea di cultura ha per origine l’idea, emessa dal filosofo italiano Umberto Campagnolo nei periodi successivi alla seconda guerra mondiale, di un’organizzazione stabile che chiama gli uomini di cultura, indipendentemente dalla loro disciplina ed indipendentemente dalla loro appartenenza, ad una presa di coscienza interdipendente ed all’esercizio della loro responsabilità, mentre la crisi dell’Europa ed il disordine della civilizzazione rendevano assolutamente necessari che legano dialogo ed insieme si impegnano in previsione della ricerca di un’uscita benefica alla crisi mondiale.
Nel corso degli anni, la società europea di cultura non ha cessato di procedere all’analisi delle tendenze dominanti dell’attualità, oltre alle critiche ed alle denuncie facili e sterili, e cercare vie favorevoli all’arrivo di una civilizzazione dei valori, non antagonistico alla politica ordinaria – quella dell’ordine stabilito – ma in presa su essa per darle senso e fondarla.
Molto presto, gli uomini di cultura francesi hanno risposto alla chiamata che era indirizzata loro. André Breton, Marc Chagall, Louis Jouvet, François Mauriac, ha partecipato al Comitato promotore. A sua volta, François Bédarida, François Mauriac, Alfred Kastler, Maurice Schumann, Henri Bartoli hanno assunto la presidenza del centro francese. L’attuale presidente è Dominique Leroy.